Piano di Protezione Civile Comunale

L’articolo 12 della Legge 3 Agosto 1999, n. 265 “Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli enti locali”, nonché modifiche alla Legge 8 Giugno 1990, n.142 trasferisce al Sindaco le competenze del Prefetto in materia di informazione alla popolazione su situazioni di pericolo per calamità naturali.
Per quanto in premessa va reso noto alla comunità che L’amministrazione comunale della Città di Pace del Mela, nel rispetto della legislazione nazionale e regionale sulla Protezione Civile, col l’ atto n. 28 del 16 Luglio 2014 si è dotata di un Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile redatto secondo le linee guida Augustus elaborate dal Servizio Pianificazione ad Attività Addestrative del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e dalla Direzione Centrale della Protezione Civile e dei Servizi Logistici del Ministero dell’Interno e dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile della Sicilia.

Il Piano Comunale di Protezione Civile predispone le attività coordinate e le procedure che bisogna adottare per fronteggiare un evento calamitoso atteso sul territorio, impiegando tutte le risorse con efficienza per consentire il superamento dell’emergenza e quindi il ritorno alla normale condizione di vita. Le linee guida seguite sono quelle dettate dal Metodo Augustus, basato sulle cosiddette “funzioni di supporto”, assegnate con Determina Sindacale n. 63 del 27/11/2013 , affidate a precisi responsabili che si interfacciano con analoghe funzioni negli altri enti impegnati nell’emergenza, presso la sala operativa del Comune.

È nostro interesse predisporre in collaborazione con il Dipartimento Regionale di Protezione Civile della Sicilia la formazione e l’informazione degli operatori comunali, l’addestramento e l’informazione degli operatori di volontariato e di tutta la popolazione, che diventa una condizione indispensabile per la buona riuscita di una operazione di Protezione Civile.

Il Piano Comunale di Protezione Civile è stato redatto attraverso l’analisi di alcuni fattori: indagini conoscitive del territorio; analisi e definizione dei rischi che insistono sul territorio; valutazione delle risorse disponibili; organizzazione della gestione operativa dell’emergenza.

L’obiettivo è quello di dare uno strumento capace di definire gli eventi calamitosi che potrebbero interessare il territorio comunale, prevedere gli scenari che potrebbero scaturirne, organizzare la risposta operativa ritenuta necessaria per ridurre al minimo gli effetti dell’evento, designare in anticipo le persone cui dovranno essere assegnate le diverse responsabilità per una pronta e coordinata risposta.

Il Piano si basa su studi, informazioni, risorse disponibili al momento della sua redazione. Risulta quindi necessario un aggiornamento periodico per l’eventuale ridefinizione degli scenari e delle procedure con la conseguente approvazione delle modifiche da parte del Sindaco.

L’obiettivo principale di un Piano di Protezione Civile è quello di salvaguardare le persone e i beni presenti in un’area a rischio, mediante l’utilizzo di strategie non strutturali finalizzate alla minimizzazione del danno producibile.

Il fine dell’informazione è quello di mettere a conoscenza la popolazione dei rischi potenziali presenti sul territorio, attraverso una mappatura delle possibili fonti di rischio di incidente o calamità.
In caso di necessità, essa deve essere in grado di reagire adeguatamente adottando dei comportamenti che, oltre a ridurre il più possibile eventuali danni per sé e per la propria famiglia, facilitino le operazioni di segnalazione, soccorso ed eventuale evacuazione.
Per ottenere un risultato di questo tipo, è necessario che la campagna d’informazione articolata per ambiti, utilizzi procedure di comportamento già elaborate e rese note alla popolazione, per sapere cosa fare a seconda delle situazioni di incidente o calamità che potrebbero presentarsi.
Nel processo di pianificazione si dovrà tenere conto degli obiettivi fondamentali dell’attività di informazione, che in linea di massima sono: Informare i cittadini sulla Struttura di Protezione Civile Attualmente per il comune cittadino non è ben chiaro come sia organizzata la Protezione Civile e quali siano le diverse autorità che concorrono alla gestione dell’emergenza.
Questo crea disorientamento nell’individuazione delle autorità responsabili a livello locale e pertanto bisogna; Informare i cittadini riguardo agli eventi e alle situazioni di crisi che possono insistere sul territorio; Informare i cittadini sui comportamenti da adottare in caso di emergenza (piani di evacuazione, etc.), la conoscenza dei fenomeni e le modalità da seguire in determinate situazioni di rischio servono a radicare nella popolazione una cultura del comportamento che è indispensabile in concomitanza con un evento di crisi; Informare ed interagire con i media, è importante sviluppare un buon rapporto con la Stampa, sempre e soprattutto in tempo di normalità.
Tuttavia, è fondamentale che il cittadino delle zone direttamente o indirettamente interessate all’evento conosca preventivamente: Le caratteristiche scientifiche essenziali di base del rischio che insiste sul proprio territorio; Le disposizioni del Piano Comunale di Protezione Civile nell’area in cui risiede; Come comportarsi prima, durante e dopo l’evento; Con quale mezzo ed in quale modo verranno diffuse informazioni ed allarmi.

Questa attività potrà essere articolata in funzione della disponibilità di risorse economiche e quindi si dovrà considerare l’opportunità di sviluppare e diffondere la conoscenza attraverso: Programmi formativi scolastici; Pubblicazioni specifiche per il territorio di appartenenza; Articoli e spot informativi organizzati con i media locali.
Per la più importante e delicata fase dell’informazione in emergenza, si dovrà porre la massima attenzione sulle modalità di diramazione e sui contenuti dei messaggi. Questi dovranno chiarire principalmente: La fase in corso; Le spiegazioni di cosa è successo, dove, quando e quali potrebbero essere gli sviluppi; Le strutture operative di soccorso impiegate e cosa stanno facendo; I comportamenti di autoprotezione per la popolazione.
Questo dovrà essere chiaro, sintetico, preciso, essenziale; le informazioni dovranno essere diffuse tempestivamente e ad intervalli regolari. Sarà bene comunicare sempre al fine di limitare il più possibile il panico alla popolazione che non deve sentirsi abbandonata e ricavare invece che si sta organizzando il primo soccorso e la messa in sicurezza delle persone colpite.
Inoltre, Per orientare la comunità nell’individuare le aree di attesa e di prima informazione nei casi di eventi calamitosi verrà posta, nelle maggiori Piazze, Slarghi e strutture recettive del nostro territorio, la segnaletica di Protezione Civile, che ha lo scopo della visualizzazione immediata dei luoghi destinati ad Aree d’attesa, Aree d’accoglienza scoperte, Aree d’accoglienza coperte, Aree d’accoglienza mezzi e soccorritori.

Il sistema territoriale inteso come l’insieme dei sistemi naturale – sociale – politico, risulta tanto più vulnerabile rispetto ad un determinato evento, quanto più basso è il livello di conoscenza della popolazione riguardo all’evento atteso, al suo modo di manifestarsi e alle azioni necessarie per mitigarne gli effetti.

Pertanto, l’azione e l’informazione sono l’obiettivo principale dell’Amministrazione comunale a cui tendere nell’ambito di una concreta politica di riduzione del rischio.

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